Domenica all’insegna dei profumi del bosco di Angimbè per i soci ed i simpatizzanti del Cai di Erice che hanno percorso i sentieri della sughereta, tra querce, arbusti e tante essenze arboree. L’area, gestita dall’Azienda Foreste Demaniali della Regione Siciliana, custodisce oltre 700 specie botaniche e svariati vertebrati. Si tratta di una delle ultime e meglio conservate quercete della provincia di Trapani, la più grande della Sicilia occidentale. Durate l’escursione i gruppo ha percorso i vari sentieri, arrivando fino alla torretta della Forestale, da dove si può ammirare un panorama davvero mozzafiato circondati dal verde. Un “viaggio” a cui hanno fatto da contorno i tanti uccelli che volano nei cieli di Agimbè ed i funghi che crescono nel sottobosco con l’ornitologo Francesco Adragna ed il naturalista Stefano De Gaetano, entrambi dell’associazione “Bosco Angimbè”, che hanno illustrato le tante peculiarità delle specie presenti in questo grande bosco tutto da scoprire ma dove, purtroppo, sono ancora evidenti le ferite del terribile incendio che un anno fa ha devastato circa settanta ettari delle sughereta, facendo notevoli danni. I tronchi delle querce sono ancora anneriti e molte tabelle con le indicazioni sono andate distrutte. querce_bosco_angimbeFortunatamente la natura sta reagendo, ed il verde piano piano piano si sta riappropriando del sottobosco e delle chiome degli alberi. Durante gli oltre otto chilometri di escursione i soci ed i simpatizzanti del Cai si sono cimentati, con i binocoli, nel birdwatching, l’osservazione delle numerose specie di uccelli presenti, spiegati magistralmente da Francesco Adragna. Spazio alle foto anche per i tanti funghi, con Stefano De Gaetano che ne ha illustrato le caratteristiche, distinguendo le specie commestibili da quelli tossici. L’escursione è partita dal Centro didattico gestito dall’associazione “Bosco Angimbè”, impegnata nel portare avanti diverse iniziative nell’ottica dell’educazione ambientale e della valorizzazione del territorio. Il luogo ideale dove passare qualche ora di relax nell’area attrezzata dotata di tavoli da pic-nic oltre che di giochi per bambini. Il tutto completamente avvolto nel verde in una vera e propria oasi di pace e quiete. Da qui parte la mulattiera che, dopo una discesa immersa nella macchina mediterranea, si addentra nel bosco, tra querce da sughero, lecci ed altri alberi ed arbusti, come la roverella, il frassino, il pioppo, il carrubo, l’olivastro ed il corbezzolo, con i suoi squisiti frutti colorati. Ed ancora l’erica, il cisto ed il pungitopo, arbusti sempre verde che cresce nei sottoboschi delle leccete e delle pinete, facilmente distinguibile per le caratteristiche bacche rosse utilizzate come ornamento natalizio. Ma qui si trova anche il mirtillo e tante essenze arboree che accompagnano gli escursionisti in un trekking davvero da non perdere tra i profumi ed i silenzi del bosco Angimbè, il cui nome ha origini araba e significa “dentro la gebbia”, ovvero la vasca di pietra dove si trova l’acqua. Da sempre fonte di vita per tutti. E durante il tragitto, il gruppo è passata da un invaso con al suo interno rane e rospi. Del resto questa sughereta è la “casa” di molti animali, a partire dai mammiferi, come la lepre, la donnola, l’istrice, il riccio, il coniglio selvatico e la martora. Ma anche il regno di tante specie di uccelli, come il falco pellegrino, la poiana ed il gheppio. Ma anche del gufo, della civetta e del barbaggiani. Insomma, un bosco ricco di vita e davvero tutto da scoprire camminando e respirando lentamente, aprendo i sensi ai doni di madre natura, da osservare in ogni suo angolo con gli occhi del cuore. Cielo compreso, dove gli uccelli accompagno in volo gli escursionisti alla scoperta di questo angolo di Sicilia capace di regalare un senso di pace e quiete davvero impareggiabile. Sensazioni che hanno caratterizzato l’escursione del gruppo Cai di Erice, che si sono immersi in un contesto molto particolare, complice anche un giornata autunnale dopo le abbondanti piogge del giorno precedente. Il che ha esaltato ancora di più i profumi del bosco e l’odore delle terra, ancora umida per la pioggia. Un trekking condito anche dagli squisiti corbezzoli raccolti e subito assaggiati dagli escursionisti. La giornata all’insegna delle bellezze paesaggistiche e naturalistiche nella sughereta si è conclusa con un pranzo a sacco nel Centro didattico dell’associazione “bosco Angimbè” accompagnato da buon vino e miele prodotto in loco. Un finale, insomma, all’insegna dei buoni sapori e della gastronomia che non può mancare mai nei trekking delle terre di Sicilia. Dove le bellezze di madre natura si uniscono sempre alle prelibatezze ed alle peculiarità dei prodotti  locali. Un valore aggiunto che riesce sempre a fare la differenza.

Mario Torrente

 

(foto Mario Torrente)