Prende il via a Custonaci, dal 14 al 16 settembre, Regina Pacis – Faro di Pace nel Mediterraneo, iniziativa organizzata dal Comune di Custonaci con il patrocinio dell’Ars, della Presidenza, dell’Assessorato al Turismo, Sport, Spettacolo e quello ai Beni Culturali della Regione Siciliana, in collaborazione con la Fondazione Piccolo di Calanovella, la Fondazione Buttitta e l’Assostampa Sicilia.

Tre giorni di eventi con talk show, concerti, momenti religiosi, degustazioni nel centro storico di Custonaci e al Parco Cerriolo. Si inizia venerdì 14 settembre, alle ore 18.00, nello scenario del Parco Cerriolo dove si erge la statua marmorea della Regina Pacis, un mix di devozione e arte con la svelatura di un’altra stazione marmorea della Via Crucis realizzata dallo scultore Giuseppe Cortese. Nel Parco Cerriolo si vive infatti un’importante esperienza di fede, una vera e propria Via Crucis con opere in marmo, un percorso che si compone di “stazioni”, ovvero tappe che ripercorrono il doloroso cammino di Gesù Cristo che culmina con la crocifissione sul Golgota. parco_cerriolo_via_crucisLa svelatura sarà accompagnata dal “Concerto lirico al tramonto” della Corale Parrocchiale “Et Ero Custos”, diretta dal Maestro Mario Giurlanda. Alle ore 21.00, un evento speciale presentato dalla giornalista di Tgr Sicilia Tiziana Martorana: la cerimonia di premiazione del Premio Riviera dei Marmi, ai Giardini Comunali della Villa, aperti al pubblico per la prima volta. Istituito dal Comune di Custonaci nel 1964, l’ultima edizione del premio risale al 1968, si tratta di un’occasione per scoprire il variegato panorama culturale siciliano e non solo alla ricerca dell’eccellenza.

Il 15 settembre, alle ore 21.00, in Piazza Municipio sarà la volta del talk show “Valorizzazione dei beni culturali nel territorio custonacese” con interventi di antropologi, archeologi, storici, esperti, come Ignazio Buttitta, Ferdinando Maurici, Alberto Scuderi. Alle ore 22.00, in Piazza Municipio un concerto dell’orchestra di fiati Maria Santissima di Custonaci. La banda, diretta dal maestro Alessandro Vinci, è formata da 50 musicisti e ha partecipato a due prestigiosi concorsi nazionali raggiungendo ottimi risultati. Regina Pacis si concluderà domenica 16 settembre, con la firma, alle ore 9.00, presso la sede del Comune di Custonaci del patto di amicizia tra le Amministrazioni Comunali di Custonaci e di Favignana, propedeutico alla sigla di un patto di gemellaggio. L’obiettivo sarà quello di promuovere Maria SS. di Custonaci attraverso la riscoperta della sua storia, valorizzare il turismo religioso attraverso la visita a santuari, chiese e percorsi di culto per la conoscenza anche dei beni culturali, ambientali e paesaggistici dei rispettivi Comuni. Seguirà alle ore 10.00, una messa al Santuario di Custonaci. La sera, alle ore 22.00, uno spettacolo musicale in Piazza Municipio.

Le degustazioni con Odori e Sapori di Sicilia – La dieta Mediterranea

Tutti i giorni, dalle ore 18.00 alle 24.00, nel centro storico di Custonaci, sarà aperto anche un Villaggio Gastronomico sulla Dieta Mediterranea, con degustazione di busiate (al sugo di pecora, al ragù, al pesto alla trapanese), cous-cous, pizze fritte, cassatelle di tutti i gusti, “sfincie”.

Il sentiero Cai 606 e la Riserva di Monte Cofano

Il Parco del Cerriolo, a 158 metri di altezza sul mare, è una delle zone più affascinanti del territorio di Custonaci, dove al crepuscolo si possono ammirare dei suggestivi tramonti sul mare che regalano un autentico spettacolo di colori. Si trova a poca distanza dal Santuario di Maria Santissima di Custonaci, che si può raggiungere a piedi in meno di dieci minuti, ritrovandosi così immersi nel centro storico della città dei marmi. sentiero_cai_606_cerriolo-cofanoMa dal Parco del Cerriolo parte anche il sentiero Cai 606 da dove, in poco meno di un’ora, si può raggiungere la Riserva di Monte Cofano. Lungo l’itinerario si passa dalla grotta Mangiapane dove, durante le festività natalizie, viene allestito il presepe vivente. Una volta arrivati alle pendici di monte Cofano è possibile percorrere l’itinerario costiero che da Cornino porta al golfo di Macari passando per la Torre di San Giovanni e da quella di  Cofano, dove un tempo si trovava una importante tonnara. Da qui è possibile intraprendere diversi itinerari, costeggiando il litorale per arrivare a Macari e quindi a San Vito lo Capo, oppure risalire lungo il versante Nord Est di Cofano per arrivare fino alla cima a 651 metri di altezza sul mare, godendo di un panorama  mozzafiato sul golfo di Bonagia e Monte Erice. Ma dopo essere risaliti nella “sella” del promontorio ed avere raggiunto gorgo Cofano gli escursionisti possono anche rientrare a Cornino oppure percorrere l’antica mulattiera della scaletta Maruzza, sicuramente uno dei più belli e suggestivi della zona dell’Agroericino.

 

Natura, tradizione e gusto alle saline di Trapani e Paceco. L’8 e 9 settembre si rinnova la magia della tradizionale raccolta del sale al tramonto.

Tradizione, natura e gastronomia sono al centro della rassegna “Rosso Aglio e Bianco Sale”, che ormai da 10 anni celebra l’antico mestiere del salinaio e le produzioni tipiche del sale marino e l’aglio rosso di Nubia, nella splendida area della Riserva naturale orientata delle saline di Trapani e Paceco.

Una manifestazione unica, quest’anno in programma sabato 8 e domenica 9 settembre, all’insegna della valorizzazione del patrimonio culturale, paesaggistico e gastronomico della via del sale, nello splendido scenario della riserva naturale, dove il sale viene raccolto ancora oggi con metodi tradizionali e preziose specie vegetali ed animali come gli eleganti fenicotteri rosa, affollano le vasche delle saline insieme a tante altre varietà migratorie e nidificanti.

Sarà possibile visitare alcuni dei luoghi più interessanti per fauna e flora dell’oasi WWF. Da non perdere la suggestiva raccolta del sale al tramonto, con i canti dei salinai, che si svolgerà ogni giorno con inizio al tramonto e chiusura in notturna. La celebrazione di un mestiere antico secoli, ma tutt’oggi praticato, che rappresenta un elemento inconfondibile della costa occidentale siciliana, da Trapani a Marsala, patrimonio della cultura locale da preservare e valorizzare.

Presso il Museo del Sale di Nubia verrà allestito il villaggio gastronomico, con prodotti tipici e il mercato dei sapori a km zero. Su tutti, due prodotti d’eccellenza della Sicilia occidentale: il sale marino di Trapani e l’aglio rosso di Nubia.

Fra le novità di questa decima edizione anche i laboratori di aquiloni per i bambini, a cura del “Festival Internazionale degli Aquiloni”. Inoltre è previsto un servizio bus – navetta da Trapani a cura di “Trapani Tourism Service” e verranno predisposte alcune corse speciali del “Trenino delle saline”.

L’iniziativa è organizzata dal Comune di Paceco in collaborazione con l’associazione “Trapani Welcome”, la Riserva Naturale delle Saline di Trapani e Paceco – WWF, il Festival Internazionale degli Aquiloni, l’Associazione “Saline e Natura”, il consorzio Aglio Rosso di Nubia, il centro di Cultura gastronomica “Nuara”, il Museo del Sale di Nubia, la Trattoria del Sale. Per informazioni e per prenotare le visite guidate è possibile contattare il numero 340 2427212 o visitare il sito: www.rossoaglio.it.

Rosso Aglio Bianco sale 2018

8/9 settembre 2018

Programma:

Sabato 8 settembre

Ore 10 – Visita guidata gratuita alla Riserva delle Saline di Trapani e Paceco (a cura del personale della Riserva).

Raduno centro visite WWF Maria Stella (SP21 Trapani-Marsala). Solo su prenotazione (on line sul sito www.rossoaglio.it);

Ore 17 – Visita guidata alla Riserva delle Saline di Trapani e Paceco

Raduno centro visite WWF Maria Stella (SP21 Trapani-Marsala). A cura dell’associazione “Saline e Natura”. Solo su prenotazione  costo 5 € (on line sul sito www.rossoaglio.it);

Dalle ore 18.30 – nell’area delle Saline, in prossimità del Museo del Sale Nubia: tradizionale raccolta manuale del sale con canti dei salinai, con inizio al tramonto e chiusura in notturna.

Apertura Area Gastronomica, Mercato dei Sapori, musica e animazione, dimostrazioni di intrecciatura di aglio.

Laboratori di aquiloni per i bambini, a cura del Festival Internazionale degli Aquiloni in Provincia di Trapani

Ingresso libero – degustazioni a pagamento

Domenica 9 settembre

Ore 10 – Visita guidata alla Riserva delle Saline di Trapani e Paceco, raduno centro visite WWF Maria Stella (SP21 Trapani-Marsala). A cura dell’associazione “Saline e Natura”. Solo su prenotazione  costo 5 € (on line sul sito www.rossoaglio.it)

Dalle ore 18.30 – nell’area delle Saline, in prossimità del Museo del Sale Nubia: tradizionale raccolta manuale del sale con canti dei salinai, con inizio al tramonto e chiusura in notturna.

Apertura Area Gastronomica, Mercato dei Sapori, musica e animazione, dimostrazioni di intrecciatura di aglio.

Laboratori di aquiloni per i bambini, a cura del Festival internazionale degli Aquiloni in provincia di Trapani

Ingresso libero – degustazioni a pagamento

Il Programma potrebbe subire variazioni per cause non dipendenti dalla nostra volontà

E’ previsto un servizio bus – navetta da Trapani a cura di Trapani Tourism Service.

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(foto Mario Torrente)

Predisposto il programma delle escursioni autunno-inverno del Cai di Erice e dei Comuni dell’Agroericino. Sono previste in tutto tredici uscite con diversi livelli di difficoltà, oltre quattro weekend con pernotto in strutture del posto. Il programma si aprirà domenica 23 settembre con una cicloescursione nell’isola di Favignana, per proseguire domenica 14 ottobre con un trekking nel bosco di Angimbè, nel territorio di Calatafimi-Segesta. Si continuerà con due fine settimana fuori la provincia di Trapani: sabato 20 e domenica 21 ottobre il Cai di Erice sarà al bosco della Ficuzza ed a Rocca Busambra; si continuerà il 3 e 4 novembre nel sentiero degli Agrifogli Giganti, nelle Madonie. programma_autunno_inverno-2018-2019L’ultimo fine settimana con pernotto sarà per l’escursione a Monte Speziale, nelle Riserva dello Zingaro. Domenica 2 dicembre si terrà invece un’escursione in “casa”, lungo il versante Nord della montagna di Erice, sui “Passi degli antichi Romani”, mentre il 16 dicembre l’appuntamento con le uscite del Cai sarà a Terrasini, a Monte Palmeto. Il 13 dicembre i soci del Club alpino si sposteranno nel Belice per un tour nei luoghi del terremoto mentre il 27 gennaio si camminerà a Montagna Grande, tra i comuni di Trapani e Salemi. Il 10 febbraio si tornerà nella Riserva dello Zingaro, questa volta a Monte Acci mentre il 24 febbraio il Cai di Erice farà tappa a Monte Pispisa, davanti il tempio di Segesta. Il programma si concluderà con due escursioni mozzafiato: la prima, domenica 10 marzo per la vetta di Monte Cofano, a Custonaci, mentre nel fine settimana del 23 e 24 marzo ci sarà il gran finale a Marettimo, con un trekking lungo la montagna della più lontana dell’arcipelago delle Egadi verso il “Semaforo”.
Per maggiori informazioni sulle escursioni è possibile consultare la pagina Facebook della sottosezione Cai di Erice e Agroericino.

 

Ritornano a Marettimo, nell’arcipelago delle Egadi, gli appuntamenti delle albe in musica nell’incantevole scenario delle “Case Romane“. Si tratta della zona che si trova sopra il centro abitato dell’isola, ad un’altezza di circa duecento metri dal mare, che si può raggiungere percorrendo il sentiero che dalla fonte della “Pilusa” risale lungo il versante Est della montagna di Marettimo, passando per il vecchio cimitero del Calvario ed arrivando così al sito archeologico dove, oltre i resti degli antichi edifici di epoca Romana, ancora oggi si può entrare visitare una chiesetta bizantina. Un luogo davvero unico, caratterizzato da panorami mozzafiato sul mare delle isole Egadi e da dove si possono ammirare delle meravigliose albe, col il sole che si alza a Levante da dietro i promontori della Sicilia occidentale, a partire da Monte Erice. Dalle Case Romane si snodano poi diversi sentieri: da qui si può raggiungere pizzo Falcone, la cima più alta di Marettimo ad oltre seicento metri di altezza, o andare al Castello di Punta Troia dove si trova l’Osservatorio della foca monaca ed il Museo delle carceri. Ma è possibile anche addentrarsi nel bosco della Carcaredda per poi passare al versante di Ponente dell’isola raggiungendo il faro di Punta Libeccio. Il tutto percorrendo dei sentieri immersi nella natura con, a distanza, il sottofondo della risacca, in un contesto carico di quiete e tranquillità caratterizzato anche dalle tante essenze delle piante e degli arbusti che accompagnano gli escursionisti in un “viaggio” davvero unico tra le tante bellezze della più lontana delle Egadi. E tra le cose da vedere a Marettimo c’è sicuramente il sorgere del sole in un vero e proprio trionfo di colori che ogni giorno prende delle sfumature e delle tonalità sempre diverse. Un alba è di per se un momento sempre unico. Ma da “Hiera”, l’Isola Sacra, così veniva chiamata anticamente Marettimo, tutto diventa ancora più magico e suggestivo.  L’alba in musica dalle Case Romane è ormai diventato un appuntamento fisso da qualche anno, che per questo ultimo scorcio d’estate è in programma per domenica 16 settembre, attorno alle 6.30. Al sorgere del sole farà da sottofondo il violino di  Zoya Nademlynska e la fisarmonica di Leonardo Pavia. L’iniziativa è promossa dall’Associazione CSRT “ Marettimo ” con il patrocinio del Comune di Favignana–Isole Egadi e dell’Area Marina Protetta.  Con la collaborazione di Radio 102 e LaTr3.

(nella foto di Vito Vaccaro un’alba dalle Case Romane)

Il punto è decisamente strategico per iniziare un’escursione tra cielo e mare in una delle montagne più belle e conosciute del Mediterraneo, ricca di storia millenaria e di miti che affondano le radici nel culto di Venere, la dea dell’amore che qui, nei millenni, hanno chiamato in diversi modi. Quasi incastonata tra i giardini del Balio ed il Castello di Venere, su una rocca circondata dal verde si erge, elegante e bianca come una colomba la Torretta Pepoli, uno dei monumenti più caratteristici del borgo medievale da dove si può godere di uno dei panorami più belli sull’Agroricino, con lo sfondo sul golfo di Bonagia e monte Cofano.  erice-dal-sentieroDa qui parte un percorso di trekking, mappato dal Cai, che permette di scendere lungo i sentieri che si snodano nel versante Nord Est della montagna di Erice, raggiungendo diversi siti, a partire dai “runzi”, zona chiamata così dai numerosi rovi dove, tra agosto e settembre, è possibile raccogliere le more. La discesa continua verso la chiesa rupestre di Sant’Ippolito, una delle tante che si possono trovare percorrendo i sentieri della montagna di Erice, come Santa Maria Maggiore, che si può visitare lungo l’itinerario, anch’esso caratterizzato dalle indicazioni del Cai, che conduce a porta Spada, passando per il bosco della Casazza.  Da questo percorso è anche possibile raggiungere l’area demaniale di San Matteo e Bonagia, con la Torre della Tonnara che domina questa meravigliosa baia, con  il suo piccolo porticciolo da dove, in estate, si possono ammirare dei meravigliosi tramonti sul mare. Oppure, sempre da Sant’Ippolito, è possibile scendere in direzione Valderice da Caposcale o tornare ad Erice dalla mulattiera di porta Castellammare che risale il costone di montagna che si trova sotto il Quartiere Spagnolo. santorsolaDa qui si può proseguire verso piazza San Giovanni e quindi tornare al punto di partenza della Torretta Pepoli, oppure addentrarsi nell’antico bosco di Erice, costeggiando le chiese medievali di Sant’Antonio e Sant’Orsola e le millenarie mura elimo puniche per terminare la passeggiata, in questa autentica oasi di pace davanti la Matrice, il duomo di Erice. Praticamente a porta Trapani, l’ingresso del borgo medievale della vetta. Ma scendendo dalla Torretta Popoli è possibile raggiungere il lato dei Difali, passando da sotto la rocca del Castello di Venere e ricollegandosi al sentiero Cai 601 che conduce dritto dritto al Santuario di Sant’Anna ed all’area demaniale di Martogna per arrivare quindi al centro urbano di Casa Santa, dove si trova la stazione di imbarco della funivia.  Insomma, c’è solo l’imbarazzo della scelta. Dalla Torretta Pepoli si aprono una serie di itinerari che offrono agli escursionisti la possibilità di fare delle passeggiate nella natura caratterizzate da panorami mozzafiato sull’hinterland sottostante, tra paesaggi dominati da un lato dal mare di Bonagia, dall’altro da quello di Trapani e delle isole Egadi, passando per l’Agroericino e le montagne che circondano questa piana dominata da una luce unica. La più vitata d’Europa, un territorio davvero tutto da scoprire.

 

 

 

(testo e foto di Mario Torrente)

Sono circa ottanta gli appuntamenti in programma, tra cinema, jazz, spettacoli per ragazzi, street art, concerti pop, incontri, conferenze, musica classica nel cartellone, che interesserà, da luglio a settembre, lo storico borgo medievale ma anche il lungomare ericino, organizzato dal Comune di Erice e dalla Fondazione Erice Arte. Gli appuntamenti dell’estate verranno in questa occasione proposti attraverso una serie di “contenitori progettuali”, ognuno con una sua omogeneità interna, cronologicamente accostati e tra loro intrecciati, che andranno a dipanarsi tra luglio e settembre.

Quest’anno con la Fondazione Erice Arte e il Settore Cultura ed Eventi del Comune –  dichiara la Sindaca Daniela Toscanoabbiamo voluto lavorare ad un cartellone estivo che potesse coniugare al meglio la domanda d’intrattenimento estivo e la qualità dell’offerta. Non a caso abbiamo scelto di progettare un programma suddiviso in sezioni coerenti, per consentire al pubblico (abitanti e visitatori) di orientarsi facilmente, individuando specificità, valori ed ambiti di interesse.

Non sarà difficile, sfogliandone i contenuti, attraverso le varie espressioni artistiche rappresentate, riconoscere, tra gli altri, alcuni elementi d’attenzione per me irrinunciabili: per la questione di genere, per i più giovani, per il sud del Mediterraneo. Aspetti che considero fondanti – e che acquistano maggior significato ed importanza qui ed oggi – proprio a partire dalle più antiche tradizioni di questa Città che ha da sempre legato il suo nome a quello di Venere, simbolo femminile per eccellenza e dea dell’amore e dell’accoglienza. Anche per questo sono certa che le proposte di Ericestate 2018, dal centro storico sul Monte fino alla spiaggia ed al litorale, sapranno nel complesso interessare e coinvolgere un pubblico variegato, numeroso e attento; essere segno tangibile del nostro impegno per contribuire attivamente alla crescita dell’offerta culturale della Città e di tutto il suo territorio”.

Cinemadamare Erice 2018

Dal 29 luglio al 5 agosto, torna il più grande raduno internazionale di giovani filmmaker provenienti da tutto il mondo. Special Guest la regista Margarethe von Trotta. Ogni sera cinema all’aperto gratuito, in piazzetta San Giuliano, cortometraggi in concorso, uno spazio dedicato agli ospiti e la proiezione di un grande film.

Urban Street Art Erice

Dall’8 al 10 agosto 10 artisti realizzeranno le loro opere su pannelli collocati in diversi punti del borgo medievale, con l’obiettivo di sperimentare inconsuete ed originali relazioni tra l’arte ed il contesto, a partire dal tema Il mito di Venere. La direzione artistica dell’evento è di Arianna Maggio.

EriceinJazz
Tre appuntamenti con il grande jazz, con la partecipazione di musicisti di primissimo piano per un vero e proprio jazz club tra piazzetta San Giuliano ed il palco al Castello di Venere. Protagonisti delle mini rassegna il quartetto di Giuseppe Milici (8 agosto), il quintetto con Nicola Giammarinaro e Roberto Gervasi (13 agosto), Lino Patruno e i Blue Four (24 agosto) con il violinista Mauro Carpi e il vocalist inglese Clive Riche.

Agosto al cinema

Tra il 7 ed il 31 agosto dieci imperdibili serate di cinema all’aperto nella suggestiva cornice di piazzetta San Giuliano. In programma alcuni dei film più interessanti e che hanno avuto maggior successo nella precedente stagione cinematografica.

Ericestate bambini e ragazzi

Animazione, spettacoli e film per un’estate all’insegna del divertimento e della creatività con un programma di attività dedicate a bambini e ragazzi con i laboratori teatrali e gli artisti di strada del gruppo Teatro Atlante ed i laboratori artistici dedicati al “riciclo creativo” con l’Ass. L’Urlo di Rosaria.

Il Palcoscenico di Venere

Eventi speciali, sul grande palco sotto il Castello di Venere, tra musica e danza, con lo sguardo rivolto verso il Mediterraneo. Domenica 12 agosto, Federica Messa, in arte Mèsa, giovane cantautrice di origini siciliane, presenta con la sua band l’album Touché (uscito a marzo 2018). Sabato 18 agosto, Unavantaluna e il solista tunisino Ziad Trabelsi con il concerto La Petite Sicile. Lunedì 20 agosto, lo spettacolo di danza La carovana d’Algeri, con la regia e le coreografie di Sabah Benziadi e con il suo Corpo di ballo El Kahina.

Ericemareventi

Il tratto ericino del Lungomare Dante Alighieri aspira a diventare luogo di ritrovo, intrattenimento e passeggiate. A sostegno di questo progetto sei appuntamenti, realizzati anche con la collaborazione degli stabilimenti balneari del litorale. Grande attesa per la serata del 10 agosto in cui la spiaggia di Erice accoglierà ufficialmente Carmen per il concerto con il quale per la prima volta nel suo tour si esibirà nel suo territorio. Di grandissimo richiamo anche il concerto di Willie Peyote, rapper torinese che, dopo aver girato l’Italia, farà tappa sul lungomare di Erice il 21 agosto accompagnato da Frank Sativa e la Sabauda Orchestra. Nelle altre serate: Sicilia Cabaret (30 luglio), Clan Zero (6 agosto), Figli di un Re Minore (27 agosto), Falsi d’Autore (1 settembre).

La musica antica

Il cartellone si concluderà con due concerti dedicati alla musica antica, in collaborazione con l’associazione Amici della Musica di Trapani, l’associazione Arte In Creazioni e l’associazione Musicamente. Il 5 settembre, nella chiesa di San Martino, Che si può fare – Trame di follia nella musica barocca. Il 6 settembre, al Teatro Gebel Hamed La Leggenda di Orlando – Tra cunto e musica barocca.

Incontri, conferenze, convegni, mostre, letture ed altri appuntamenti musicali completano il programma delle attività estive, anche grazie alle iniziative promosse dalla Cooperativa Astarte presso i siti culturali comunali, i Giovedì in biblioteca organizzati dal Gruppo Archeologico Erykinon e la programmazione di Cortili in Poesia a cura dell’Associazione Salvare Erice.

“Nel vasto e variegato programma – dichiara Salvatore Denaro, dirigente del settore Cultura e Centro Storico del Comune – abbiamo ripreso la tradizione del cinema estivo. Quest’anno proporremo dieci film proiettati gratuitamente in piazzetta San Giuliano alle 21,30. Fra i principali titoli The post, Ammore e Malavita, La la land, The Circle. Verranno proiettati anche tre film per ragazzi, sempre con ingresso gratuito, alle 17,00 al teatro Gebel Hamed. Novità assoluta è invece l’evento “Urban Street Art Erice” che si terrà dall’08 al 10 agosto dove dieci artisti si cimenteranno nella realizzazione di opere in pannelli che saranno collocati lungo le vie più significative del centro storico di Erice e rimarranno in esposizione per tutto il periodo estivo. Il tema prescelto è “Il Mito di Venere”. È certamente una scommessa che esula della tradizionale ideazione che vuole la street art concepita e realizzata in aree degradate o nelle periferie delle città e direttamente su prospetti di case, ponti, etc. Ad Erice la street art verrà realizzata all’interno di una città medievale e su pannelli in legno rimovibili, in un connubio nel quale l’arte contemporanea si sposa con un contesto urbanistico antico”.

“In sinergia progettuale con il Comune – dichiara infine Piervittorio Demitry, direttore artistico della Fondazione Erice Arte – la Fondazione ha investito sulla programmazione estiva curandone con attenzione sia il disegno generale che buona parte dei contenuti artistico-culturali. Lo ha fatto mettendo a frutto il proprio bagaglio, incoraggiando la collaborazione offerta da alcune tra le migliori esperienze attive nel territorio ed anche lasciandosi felicemente ‘contaminare’ dalle suggestioni di giovani vivaci energie. Dalla significativa apertura, dedicata alla formazione ed alla produzione cinematografica, con tanti ragazzi e ragazze provenienti da tutto il mondo, ai musicisti emergenti della scena pop e indie italiana, importanti interpreti della musica jazz, la musica antica e barocca, le sonorità etniche mediterranee e nordafricane. La ricerca mira sì a comporre un mosaico armonioso ma intende anche includere una ‘semina’ per il futuro, immaginando Erice come grande laboratorio artistico, al centro delle culture del Mediterraneo”.  

 

Si ripeteranno anche per questa estate le cosiddette «albe arabe» al «granaio islamico di Custonaci», promosse dal Comune di Custonaci e curate dalla Pro Loco di Custonaci in collaborazione con la Soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali di Trapani.

Le manifestazioni, che in questi anni hanno lasciato letteralmente esterrefatti i numerosi visitatori, prenderanno il via sabato 14 luglio (le altre date saranno il 28 luglio e il 4, 11 e 18 agosto). L’appuntamento è previsto per le 5.00 del mattino presso il Castello di Baida (Castellammare del Golfo), per poi trasferirsi a ridosso dell’antico Aghadir, con dei bus navetta, da dove sarà possibile vedere l’alba e successivamente visitare l’antico granaio. È prevista, al ritorno dall’escursione al granaio, anche una visita all’orto botanico presente nel borgo di Visicari.

«La bellezza dei luoghi, il contesto, vissuto nel bel mezzo dello spettacolo musicale, del sorgere del sole e poi la visita vera e propria all’Aghadir con la sapiente spiegazione delle guide – afferma Fabrizio Fonte Assessore alla Cultura – rende l’esperienza delle nostre «albe arabe» qualcosa di unico nel suo genere. Prova ne sia che ogni anno aumenta il numero di persone che vuole partecipare all’evento. Non a caso in questa edizione 2018 saranno ben cinque, tutte realizzate di sabato, per venire incontro certamente ai turisti, ma anche ai numerosi curiosi che vogliono vivere un’inaspettata esperienza che regalerà loro un piacevole ricordo di Custonaci».

«Proseguiamo ancora una volta – sostiene Giuseppe Bica, Sindaco di Custonaci – con l’esperienza delle «albe arabe» a Pizzo Monaco, nel tentativo di far crescere ulteriormente l’asset del turismo culturale, che in questi anni ha visto, insieme a quello balneare ed enogastronomico, far lievitare considerevolmente il numero dei turisti a Custonaci. Siamo certi che, anche questa estate, in tanti vorranno vivere la straordinaria esperienza del sorgere del sole in un luogo ricco di fascino come il borgo di Visicari. A tutti loro do il più cordiale benvenuto».

L’appuntamento è di quelli da non perdere e si rinnova ogni anno nei giorni del solstizio d’estate. Il 21 giugno il sole, tramontando, riesce a supera di poco lo sperone roccioso che divide Bonagia da Pizzolungo, illuminando, con i suoi raggi, la grotta di Polifemo, lungo il versante Nord della montagna di Erice, poco sopra le abitazioni di contrada Emiliana. Qui, a poco più di 50 metri dal livello del mare, ancora oggi si possono ammirare due antichissimi pittogrammi, datati dagli studiosi attorno al tre mila avanti Cristo. Uno spettacolo di luce a cui si può assistere solo nei giorni più lunghi dell’anno, quando l’astro raggiunge la sua massima altezza.

La zona si raggiunge facilmente percorrendo il breve sentiero che dalla fine della strada di contrada Emiliana arriva fino alle grotte che dominano questo versante del litorale di Bonagia, subito dopo le curve del nono chilometro. Un punto “strategico” per gli amanti del trekking, visto che da qui è possibile risalire un suggestivo sentiero che si affaccia su Pizzolungo e sulla città di Trapani, arrivando fino all’area demaniale di San Matteo, con il suo bosco, l’allevamento dell’asino pantesco ed il percorso che porta dritto dritto fino al borgo medievale di Erice, ad oltre settecento metri di altezza, passando per le antiche chiese rupestri e le millenarie mura elimo-puniche.

Un itinerario davvero suggestivo, che parte proprio dalla grotta Emilana, la più grande delle due caverne che sovrastano questa contrada del territorio ericino. La più piccola, chiamata grotta di Polifemo, è quella che si illumina nei giorni del solstizio d’estate, con i raggi del sole che arrivano fino ai due pittogrammi in ocra rossa: quello che secondo gli studiosi ricorda un labirinto a sei volte che rappresenterebbe il ciclo del sole nei (sei) mesi che vanno da un solstizio all’altro, ed una figura antropomorfa che probabilmente si ricollegherebbe al culto della grande dea madre. Due immagini antiche cinque mila anni che evocano antichi riti legati al ciclo del sole e quindi all’alternarsi delle stagioni, richiamando anche i temi della fertilità e della fecondità. Evocando culti che affondano le loro origini nella notte dei tempi.

Ed in occasione del solstizio d’estate nella grotta di Polifemo si è tenuta una suggestiva celebrazione durare il tramonto del sole, nel giorno più lungo dell’anno, organizzata dall’associazione Oasi Zen. Un momento davvero carico di spiritualità, in un’atmosfera quasi surreale, resa ancora più magica dal suono dell’arpa celtica e dal rintocco della campana tibetana per salutare l’allineamento tra l’astro e gli antichi pittogrammi. Rinnovando così la magia al tramonto del solstizio dalla grotta di Polifemo.

 

 

(testo e foto di Mario Torrente)

Escursione notturna del Cai nell’antico bosco di Erice. Un gruppo di soci e simpatizzanti della sottosezione di Erice del Club Alpino Italiano, armati di bastoncini, zaini e torce, ha percorso i sentieri che costeggiano le millenarie mura elimo-puniche, un contesto decisamente magico reso ancora più surreale dalle nebbia e dall’oscurità della sera. Un trekking davvero molto suggestivo, praticamente ad un tiro di schioppo dal centro abitato del borgo medievale, caratterizzato dai silenzi e dal senso di avvolgimento che sa regalare questo polmone verde sulla cima del monte, a poco più di settecento metri di altezza. La passeggiata è partita al crepuscolo dal Quartiere Spagnolo, per passare in alcuni punti ricchi di storia, come la zona dell’ex cimitero ebraico, proprio sotto le antiche chiese medievali di Sant’Antonio e Sanr’Orsola, sul versante che si affaccia su Bonagia ed il suo golfo. Ed ancora dal “piede del diavolo”, nei pressi di porta Spada, dove aleggia una delle più famose leggende ericine. Gli escursionisti, armati di torce e tanta voglia di scoprire i segreti dell’antico bosco, si sono addentrati per i viali alberati con una visibilità ridotta al minimo per la nebbia, per poi costeggiare la cinta muraria del borgo, tra blocchi megalitici, portielle, le lettere puniche, i torrioni ed i millenni di storia e miti gelosamente custoditi nell’incantevole centro storico ericino.

Si potrà visitare fino al 30 giugno la mostra sulla Battaglia delle Egadi allestita a Torre di Ligny, uno dei più importanti monumenti della città di Trapani. In esposizione ci sono le anfore, elmi e monete dell’epoca oltre che due rostri recuperati nei fondali al largo dell’isola di Levanzo. Dalla terrazza della Torre, che si affaccia tra il mar Tirreno ed il Mediterraneo, grazie ad un apposito panello si può visualizzare il punto esatto dove è avvenuto lo storico scontro tra Cartaginesi e Romani. È possibile anche vedere il filmato storico sulla Battaglia delle Egadi ed il video sul recupero dei reperti. La mostra è patrocinata dall’assessorato ai Beni Culturali della Regione Siciliana, dal Comune di Trapani, dalla Soprintendenza del mare e dall’associazione “Euploia”. L’esposizione si può visitare da martedì a sabato dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 16 alle 18.30. La domenica dalle 10 alle 12.30. Chiuso il lunedì.