1 h 50 min
Duration
6,5 Km
Length
342 m
Difference in level

m615

Sentiero Scopello Castello di Baida

Tra faraglioni e mare blu, il baglio di Scopello, nei pressi della Riserva Naturale Orientata dello Zingaro, nasconde una deliziosa sorpresa.

 

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Si parte dal Baglio di Scopello (108 m) che sorge su un promontorio a pochi km da Castellammare del Golfo, nei pressi della Riserva Naturale Orientata dello Zingaro. Il panorama è da togliere il fiato: i faraglioni svettano imponenti a toccare il cielo, e la vicina tonnara, una delle più importanti e antiche della Sicilia, rievoca un passato glorioso di pesca dei tonni. L’attuale borgo è composto da un baglio d’epoca normanna, una piazzetta con la chiesa, e poche case. L’antico forno a legna, lungo una delle viuzze, sforna un ottimo pane cunzatu, specialità del posto. Si tratta di un pane fragrante che viene servito tiepido e condito con olio, origano, pomodoro fresco, formaggio locale e acciughe.

Dal Baglio, si prosegue per un breve tratto di 600 m verso la vetta che ospita Torre Bennistra (XVI sec.), che faceva parte del sistema difensivo di avvistamento delle torri costiere della Sicilia. Integralmente restaurata nel 2015, è attualmente visitabile. L’area belvedere regala una splendida vista panoramica su tutto il Golfo di Scopello, e nelle giornate di cielo sereno è possibile arrivare a vedere l’isola di Ustica. Alle spalle della Torre svetta il Monte Sparagio (1110 mt), il cui bosco era stato eletto riserva reale di caccia da Ferdinando III di Borbone, perché dimora di cervi, lupi e cinghiali.

L’itinerario continua per circa 2,2 km fino al Castello di Baida, oltrepassando il nucleo storico di Visicari. La facciata del castello (risalente al XV secolo) è caratterizzata da un suggestivo portone d’accesso ad arco ribassato. Dell’antica costruzione restano: il muro di cortina e le due torri di epoca medievale, una quadrangolare e i resti di una a pianta ottagonale, a testimoniare l’antica funzione difensiva dell’insediamento. In epoca moderna, parte delle strutture medievali del cortile interno sono state trasformate in ambienti di abitazione privata, in magazzini e stalle. Il castello è tutt’oggi abitato.

Scopello

L’antico borgo di Scopello (dal Greco Skopelòs: scoglio) sorge su una rupe a pochi km da Castellammare del Golfo. Il borgo sorge sull’antica Cetarea, così chiamata per l’abbondanza di tonni. Gli Arabi che vi ristrutturarono la tonnara la chiamarono Iscubul. Agli Arabi si susseguirono le altre dominazioni il cui ricordo persiste nelle torri di avvistamento, l’una normanna, l’altra aragonese, che sovrastano la tonnara e i due faraglioni.
Oggi Scopello è una rinomata località turistica. Il cuore del caratteristico borgo è il Baglio Isonzo (dall’arabo bahal: cortile), di origine settecentesca, circondato da poche case addossate, una piazzetta lastricata, un abbaveratoio di pietra.

Castello di Baida

Il cosiddetto castello di Baida, una struttura fortificata con corte centrale, posto su un’altura (m 290), fu costruito presumibilmente verso la fine del XIII secolo e successivamente ampliato. Fino ai primi dell’Ottocento Baida (dall’arabo al bayda, la bianca, toponimo riferito ad uno degli insediamenti dell’XI e XII secolo, in particolare quello ai margini di Rocche Bianche) fu una baronia comprendente una vasta zona boschiva con prevalenti attività di allevamento del bestiame e di caccia. Il castello si trovava al centro del feudo ed era costituito da una robusta cortina muraria, da una corte rettangolare interna e da torri. Delle antiche strutture si conservano poche tracce: resti di una torre angolare ottagonale  e di una rettangolare, tratti di mura, una chiesetta ed un bel portale ad arco ribassato con ghiera a bugne diamantate, sormontato da un campaniletto a vela. Un’iscrizione in latino ricorda la visita di Ferdinando III di Borbone nel 1801.

Pane cunzato

Si realizza partendo dal tipico filone intero di pane di grano duro. Tagliato a metà per il verso della lunghezza, si guarnisce con formaggio locale (il pecorino fresco chiamato primosale), pomodoro, acciughe, origano e si condisce con olio extravergine d’oliva e sale. Una volta farcito si richiude e si taglia a porzioni. Simbolo del territorio è composto da ingredienti rigorosamente locali.

Riserva Naturale dello Zingaro

La Riserva naturale dello Zingaro, la prima istituita in Sicilia agli inizi degli anni ottanta, si estende tra Castellammare del Golfo e San Vito Lo Capo, in un territorio ricco di macchia mediterranea sempreverde. Un sentiero costiero, lungo circa 7 km, tra l’ingresso di San Vito Lo Capo a quello di Scopello, collega numerose calette caratterizzate da un mare azzurro intenso e cristallino, dei piccoli musei: quello Naturalistico, delle Attività Marinare, della Civiltà Contadina (dove è riprodotto il ciclo completo del grano), un Centro di Educazione Ambientale, due aree attrezzate e dei caseggiati rurali.

Torre Bennistra

La Torre Bennistra si eleva sull’antico borgo di Scopello; la denominazione pare prenda il nome da alcuni proprietari di terreno che operavano a monte Erice come risulta dagli atti del 1299: Bennisti o Vinnisti.
La Torre Bennistra faceva parte del sistema di difesa delle torri costiere di Sicilia, la costruzione risale al XVI sec.
La torre, per anni vittima del tempo e dell’incuria, sarà oggetto di lavori di restauro.

Sentiero Scopello

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