Escursione Monti Sicani 6 e 7 Aprile 2024: Intersezionale CAI Sezione Di Erice e Agro Ericino e Sotto Sezione Dei Monti Sicani – Santo Stefano Quisquina.

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a cura di Giusy Barbera
ph. Fabio Marino – Giusy Barbera

L’itinerario del 6 Aprile “Pizzo San Calogero e Serra Moneta”, proposto dagli amici della S. Sez. CAI dei Monti Sicani, ci dà la possibilità di ripercorrere un antico percorso devozionale che, partendo dalla Piazza antistante “Madre Chiesa” di Santo Stefano Quisquina, passa nei pressi della sorgente di Capo Favara dove nasce il fiume Magazzolo attraverso un irto sentiero fino a raggiungere la piccola chiesetta posta in cima al “Pizzo San Calogero” che prende il nome del santo Cartaginese.

La quota raggiunta è di 970 m s.l.m. e il punto di vista privilegiato consente di godere della valle.

Proseguendo, una serie di caratteristici sentieri immersi nel bosco si snodano magicamente sul versante nord della Serra Moneta fino a raggiungerne l’omonima vetta (quota 1.180 m s.l.m.), su una dorsale nel cuore dei Monti Sicani, da cui apprezziamo panorami mozzafiato, complice un clima primaverile.

Consumato il pranzo a sacco, il percorso di ritorno ad anello attraversa altri caratteristici sentieri che si snodano sullo stesso versante e ci conducono, nei tempi programmati dai responsabili, al punto di partenza.

La cena sociale consumata presso l’Agriturismo Gargiuffè consente di rendere ancora più coeso il gruppo dei partecipanti.

Domenica 7 Aprile il raduno è alle ore 09.00 a Borgata di Filaga (frazione di Prizzi), nei pressi dell’Antico Abbeveratoio. L’illustrazione del percorso “Sorgente Montescuro – Pizzo Potorno” ci rende consapevoli di trovarci in una località “preziosa”, poiché la sorgente rifornisce di acqua molti territori della Sicilia occidentale. Gli stretti e, in parte, ripidi sentieri immersi nella fitta vegetazione che si affacciano con panorami suggestivi nella selvaggia vallata di Montescuro dove nasce il fiume Sosio, invitano a farci apprezzare la notevole bellezza della biodiversità che la natura esprime in questo periodo.

Dopo una breve sosta nei pressi del Rifugio Forestale, una stradina attraverso le pendici rocciose del versante sud ci condurrà a “Pizzo Potorno” (quota 1.000 m s.l.m.), su una rupe dove è ubicata una vedetta forestale che si affaccia a 360° sulle vallate sottostanti ed i monti che la circondano, da cui apprezziamo dei panorami incantevoli. Qui sostiamo per la pausa pranzo.

Ridiscesi da Pizzo Potorno proseguiamo in falsopiano lungo una comoda pista forestale in direzione Nord/Est che, attraversando il bosco di Montescuro ci consentirà di intravedere l’antico sbarramento di epoca fascista della “Diga Leone”. Per il rientro al punto di partenza ripercorriamo a ritroso lo stesso percorso dell’andata, con gli occhi e il cuore pieni di gioia.

Si ringraziano le guide Angelo Pizzo del Cai dei Monti Sicani, Giovanni Garofalo, Gaspare D’Avaro del Cai Erice ed il Collaboratore Salvatore Abate del Cai dei Monti Sicani.