Fine settimana sui Nebrodi

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Sabato 18 novembre “Anello piano Cicogna, Monte Ambola”

Domenica 19 novembre “anello lago Maulazzo, Lago Biviere, faggeta Sollazzo”

di Giusy Barbera
ph. Fabio Marino
Un susseguirsi di sorprese le due fantastiche escursioni sui Nebrodi del 18 e 19 Novembre 2023 che hanno entusiasmato i 23 soci del CAI di Erice e Agro Ericino : “anello Piano Cicogna Monte Ambolà” e “anello Lago Maulazzo, Lago Biviere, faggeta Sollazzo Verde”, condotte da Giovanni Garofalo, Mauro Bannetta e Susan Andrews. Le due tappe hanno consentito di far godere il gruppo di una speciale armonia che ha legato i colori unici dei boschi, dei laghi a panorami mozzafiato, sotto l’occhio vigile dell’imponente Etna.
Il primo giorno da Piano Cicogna sul versante Sud dei Nebrodi, diradatasi la nebbia mattutina, il sole timidamente fa capolino; il percorso si snoda su un bosco di cerri e roverella in veste autunnale, con alcuni esemplari di acero monumentale, inframmezzato da piccole e suggestive radure picchettate da bovini al pascolo. Il tratto più impegnativo vivacizza il gruppo: l’ascesa a Monte “Ambolà, 1534 m. s.l.m, camminando su sentiero e terreno naturale a tratti roccioso, coprendo un dislivello di circa 300 m. in poco meno di un chilometro. Da qui e nei tratti in cresta lo sguardo si perde su gran parte della Sicilia, dalle Madonie a sua maestà l’Etna innevato. L’appetito non manca e un’ampia radura ci consente di consumare la colazione a sacco, alleggerendo gli zaini. Qualcuno intravede famigliole di maialini e tra una foto e qualche allusione culinaria, il percorso continua su facili stradelle montane, lungo creste e altopiani, a tratti coperte da faggete dorate, più o meno intorno ai 1500 m., attraversando “colle della Ceresa”, “piano delle Case”, “colle delle Carcere”, sino a “contrada Farsi”. Da qui inizia la discesa, sempre su stradelle interpoderali montane, sino a raggiungere le auto a Piano Cicogna. Il gruppo raggiunge il Rifugio Nebris, in Contrada Muto, la struttura ospitante riaperta da pochi giorni, dove la professionalità e la simpatia dei nuovi gestori contribuiscono piacevolmente ad implementare l’esperienza con la cucina di montagna dai sapori genuini.

Nella luminosa mattina di Domenica 19 il gruppo si raduna con 20 partecipanti per dirigersi con le auto al Lago Maulazzo, alle pendici del Monte Soro, un luogo magico dai riflessi cangianti, con atmosfere che richiamano quelle canadesi. Dopo il consueto briefing con le guide, ci si immerge ben equipaggiati nel bosco tra faggi, aceri, agrifogli e roverelle, raggiungendo il “sentiero dei laghetti” in discesa, sino a ricongiungerci alla “Dorsale dei Nebrodi”, che coincide con il Sentiero Italia CAI. In direzione est per un tratto di circa 2,5 km giungiamo al “Lago Biviere”, splendidamente animato da uccelli acquatici, dopo aver goduto di meravigliose aperture panoramiche sulle isole Eolie. Una breve sosta ci consente di riprendere il cammino spostandoci sulla sponda sud: da qui una lunga salita, a tratti parecchio ripida, concede poco spazio alla stanchezza, immersi nel magico bosco, sino ad un’ampia radura erbosa che conduce nella maestosa faggeta di “Sollazzo Verde”, ammantata dal “foliage” autunnale, dai toni dorati e rossicci. Si resta senza fiato di fronte al silenzio e alla bellezza incommensurabili. Raggiunto il punto più alto, 1670 m s.l.m. circa, ci muoviamo in falsopiano in direzione ovest, per raggiungere un’altra ampia radura assolata, ideale per consumare la colazione a sacco con deliziosi prodotti locali. Ripreso il cammino all’interno della faggeta, iniziamo a scendere con gli occhi e il cuore colmi di gioia, sino a ricongiungerci alla parte iniziale del nostro percorso, in pace con il mondo intero.