2100 – Tavola rotonda sui cambiamenti climatici in Sicilia

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Nella giornata dedicata alla salvaguardia degli oceani, nella splendida location della Lega Navale di Trapani si è svolto nella serata dell’ 8 giugno 2022, un interessante incontro culturale sui “mutamenti climatici attesi in Sicilia”, organizzato in collaborazione con la Sezione del CAI di Erice.

L’ incontro, patrocinato da diverse associazioni ambientali, è stato introdotto dal saluto del presidente Nicola di Vita, moderato da Vincenzo Fazio del CAI e presieduto dal regista Fabrizio Antonioli (socio del CAI Erice), che ha proiettato in prima visione in Sicilia occidentale un interessantissimo docufilm dal titolo “2100” coprodotto con Thalassia Giaccone e Martina Camatta. Antonioli in qualità di geomorfologo, dirigente di ricerca dell’ ENEA e associato al CNR, subacqueo e alpinista, a conclusione del docufilm ha condotto una tavola rotonda rispondendo a numerosi interventi del pubblico, di approfondimento sulle possibili politiche ambientali da porre in essere, per arginare e contrastare l’ inesorabile fenomeno d’ innalzamento del livello del mare in corso nel Mediterraneo, che secondo i modelli matematici previsionali, accreditati e pubblicati anche su riviste scientifiche internazionali, supererà il metro e venti di altezza nel 2100, a causa del riscaldamento globale.

L’ innalzamento medio delle temperature di 2/3 gradi, il conseguente ed inesorabile scioglimento dei ghiacciai, lo scalino di livello oceanico in corso di formazione a Gibilterra e la macroscopica diga di Assuan (169 mil. mc /650. 000 ha) costruita in Egitto che ha deviato lo scarico imponente delle acque del Nilo verso l’ irrigazione delle campagne interne rispetto all’ adduzione nel Mediterraneo, farà sì che molte aree costiere della Sicilia e dell’Italia saranno inondate e sommerse (vedi mappa Stagnone di Marsala, pubblicata da Water Journal MPI 2020 www.mdpi.com , dove si prevede a rischio anche il sedime aeroportuale di Trapani/Birgi), se non si progetteranno urgenti interventi di water front e di gestione costiera delle acque del mare, come già realizzati efficacemente in Olanda.
L’ allarme lanciato dal CAI a Trapani con il supporto di Antonioli, ha avuto lo scopo di sensibilizzare l’ opinione pubblica alla riflessione, responsabilizzare la classe dirigente di competenza e di promuovere un cambiamento degli stili di vita, in cui i consumi energetici e l’ impatto antropico delle attività umane vanno orientati obbligatoriamente verso la “sostenibilità ambientale”.

Essendo noi responsabili della biodiversità e delle condizioni di vivibilità del pianeta, che lasceremo alle future generazioni. L’incontro di sensibilizzazione promosso dal CAI e dalla Lega Navale è stato particolarmente apprezzato dai numerosissimi partecipanti, ed i contenuti trasmessi dagli esperti hanno avviato un percorso di maggiore consapevolezza. “Incrociare le dita per il futuro e voltarsi dall’altra parte non basta, ed è da irresponsabili”, cita Fazio.

L’ attività culturale a tema ambiente, promossa dalla sezione di Erice del CAI si è conclusa con un momento di degustazione offerto dalla Lega Navale di Trapani e dall’ associazione Strada del Vino Erice DOC, nella splendida cornice green del porto velico di Trapani.

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