Dopo il successo delle precedenti edizioni, dal 7 dicembre al 6 gennaio ritorna “EricèNatale – Il borgo dei presepi”. Un’esperienza unica, un modo originale per trascorrere in armonia e serenità i giorni dell’Avvento e delle festività natalizie, immersi in un’ambientazione da favola, ad Erice.

Un clima di festa, un’atmosfera magica e familiare, una miscela di tradizione, presepi artistici, decorazioni natalizie, prodotti tipici locali, artigianato, eventi per i più piccoli, spettacoli itineranti, mostre e concerti.  Adulti e bambini verranno trascinati in spettacoli itineranti che daranno spazio alla immaginazione. Si potrà passeggiare tra le vie acciottolate dell’antico borgo medievale e scoprire nella Piazza della Loggia le ricche idee regalo e le specialità tipiche gastronomiche ospitate nelle casette in legno dei “Mercatini di Natale” in una romantica scenografia.

Sarà tempo di zampogne con la  rassegna internazionale di musiche e strumenti popolari “Zampogne dal Mondo”, che si svolgerà, quest’anno, l’8 e il 9 dicembre. Quindici artisti, suonatori tradizionali e giovani interpreti di zampogne, gaite e cornamuse provenienti da regioni italiane e dall’estero scalderanno le strade del centro storico del paese.

Venticinque presepi saranno l’elemento centrale di EricéNatale.  Un itinerario attraverso scenari inconsueti,  un unico grande racconto della Natività tra fede e tradizione. Il pubblico avrà tra le mani un utile vademecum per conoscere i presepi messi in scena nel borgo medievale, di ogni forma e grandezza, dai più piccoli a quelli dalle dimensioni monumentali, localizzati ovunque, nei cortili aperti ai visitatori dai generosi proprietari. Sarà possibile ammirare presepi naif, natività barocche con i Re Magi,  natività in ceramica, presepi creati con i materiali più disparati, dai più semplici ai presepi d’autore, segno di creatività e di originalità della gente del luogo.

Negli spazi del Polo Museale “A. Cordici” di Erice sarà allestita la Mostra “RossoCorallo e l’Arte Presepiale del Maestro Platimiro Fiorenza”, presepi in corallo dell’ultimo dei maestri orafi corallai, patrimonio di conoscenze artigianali del popolo trapanese, inserito dall’Unesco fra i Tesori Umani Viventi.

Ad Erice la notte dell’ultimo dell’anno, si brinderà e si ballerà in piazza a ritmo di musica e si aspetterà il countdown per brindare al nuovo anno tra la meraviglia dei giochi pirotecnici. L’Epifania con i suoi simboli e le sue tradizioni, è una festa di rinnovamento e sarà rallegrata da laboratori, parate, tombolate teatrali per i più piccoli.

“ERICèNATALE– Il borgo dei presepi” è organizzato dal Comune di Erice e dalla Fondazione Erice Arte.  

Per informazioni www.ericenatale.it Pagina Facebook  Profilo Instagram EricèNatale.

 

Una risalita lungo il versante Nord occidentale della montagna di Erice passando dal sole di Martogna alla nebbia del borgo medievale. “L’abbraccio di Venere” che ha reso ancora più suggestiva l’escursione dei soci Cai tra le stradine acciottolate ed i sentieri del bosco della vetta. È stata davvero una giornata carica di emozioni e scorci mozzafiato su Trapani ed il mare delle Egadi. Il tutto condito dalle tante storie arrivate dal passato che hanno accompagnato il gruppo alla scoperta degli angoli più suggestivi del monte. La giornata di trekking per i soci ed i simpatizzanti del Cai di Erice è partita dall’area demaniale di Martogna, percorrendo inizialmente i sentieri del bosco di questo polmone ad un tiro di schioppo dal centro urbano di Trapani, immergendosi nei profumi della pineta e della macchia mediterranea del posto. Dopo essere passati dal recinto dei pony e degli asinelli il gruppo ha iniziato la risalita lungo il versante ovest della montagna, in direzione “Castellazzo”, un promontorio che domina Trapani ed il litorale di San Cusumano, per poi percorrere un reticolo di mulattiere e strade sterrate che un tempo collegavano Erice con il territorio della valle. Alcuni itinerari sono molto antichi, tant’è che è rimasto il soprannome di “vecchia strada romana” nel tratto che passa sopra Martogna dirigendosi verso pizzo Argenteria e la vetta del Monte. Secondo la tradizione in questo versante della montagna dal 249 al 241, durante le guerre puniche, si sono combattuti Romani e Cartaginesi. Uno scontro che dopo la battaglia delle Egadi vide affermare il dominio dei Romani sul mar Mediterraneo. Proseguendo la risalita lungo il lato Nord-Est della montagna il gruppo è arrivato nei pressi della torretta di San Nicola, per poi addentrarsi in una zona alberata fino al sentiero Cai 601 di Sant’Anna, dove il cammino è proseguiti verso il centro storico di Erice per arrivare, dopo essersi addentrati in una lecceta, fino a porta Trapani, l’ingresso del borgo medievale. Dopo una immancabile sosta per assaggiare le tipiche genovesi ed i dolci della tradizione conventuale ericina, gli escursionisti si sono diretti verso la sede del Cai di Erice di via Apollonis, percorrendo le vie acciottolate del borgo avvolte dalla nebbia. In una atmosfera a tratti quasi surreale. Ad accogliere il gruppo nella baita comunale il referente della sottosezione del Cai di Erice e dei Comuni dell’Agroericino Vincenzo Fazio, che ha riscaldato i partecipanti alla giornata di trekking offrendo del buon vino. E dopo il pranzo a sacco una raffinata grappa. Come sempre non sono mancati i momenti di condivisione del cibo e delle bevande. L’escursione è quindi ripresa scendendo verso il quartiere Spagnolo, per poi immergersi nei silenzi dell’antico bosco, passando da sotto le chiese di Sant’Antonio e Sant’Orsola per poi risalire verso il “piede dei diavolo”. Luoghi pieni di fascino, tra tante storie e leggende. Il tutto nel magico contesto del bosco avvolto dalla nebbia. Il che ha reso ogni scorcio particolarmente surreale. Da porta Spada l’itinerario è proseguito, lasciandosi alle spalle la chiesa medievale di Sant’Orsola, dalla via dell’Addolorata e successivamente dal sentiero che costeggia le millenarie mura elimo-puniche, passando dalle portielle, dalle lettere puniche e dai torrioni che un tempo presidiavano il centro abitato ericino. Da porta Carmine il gruppo si è diretto, sempre costeggiando la cinta muraria, verso la Matrice di Erice e da qui a porta Trapani per iniziare la discesa verso Martogna dal sentiero Cai 601. La parte finale dell’escursione è stata salutata da un tramonto da incanto sul mare delle isole Egadi, con il sole che ha salutato il gruppo del Cai di Erice lasciando nel cielo delle autentiche pennellate di arancione e glicine. Dopo avere superato il convento di Sant’Anna, che si erge su pizzo Argenteria, gli escursionisti hanno quindi fatto rientro a Martogna, con un bilancio di fine escursione niente male: circa tredici chilometri con un dislivello di circa 650 metri ed un tempo di percorrenza di poco più di sei ore. Con il gruppo che è sempre rimasto compatto e senza eccessivi sfilacciamenti. Se non per le fisiologiche soste fotografiche. Impossibile non scattare foto davanti a panorami così belli e suggestivi.

Testo a cura di Mario Torrente

Foto di Fabio Mario

 

 

Il punto è decisamente strategico per iniziare un’escursione tra cielo e mare in una delle montagne più belle e conosciute del Mediterraneo, ricca di storia millenaria e di miti che affondano le radici nel culto di Venere, la dea dell’amore che qui, nei millenni, hanno chiamato in diversi modi. Quasi incastonata tra i giardini del Balio ed il Castello di Venere, su una rocca circondata dal verde si erge, elegante e bianca come una colomba la Torretta Pepoli, uno dei monumenti più caratteristici del borgo medievale da dove si può godere di uno dei panorami più belli sull’Agroricino, con lo sfondo sul golfo di Bonagia e monte Cofano.  erice-dal-sentieroDa qui parte un percorso di trekking, mappato dal Cai, che permette di scendere lungo i sentieri che si snodano nel versante Nord Est della montagna di Erice, raggiungendo diversi siti, a partire dai “runzi”, zona chiamata così dai numerosi rovi dove, tra agosto e settembre, è possibile raccogliere le more. La discesa continua verso la chiesa rupestre di Sant’Ippolito, una delle tante che si possono trovare percorrendo i sentieri della montagna di Erice, come Santa Maria Maggiore, che si può visitare lungo l’itinerario, anch’esso caratterizzato dalle indicazioni del Cai, che conduce a porta Spada, passando per il bosco della Casazza.  Da questo percorso è anche possibile raggiungere l’area demaniale di San Matteo e Bonagia, con la Torre della Tonnara che domina questa meravigliosa baia, con  il suo piccolo porticciolo da dove, in estate, si possono ammirare dei meravigliosi tramonti sul mare. Oppure, sempre da Sant’Ippolito, è possibile scendere in direzione Valderice da Caposcale o tornare ad Erice dalla mulattiera di porta Castellammare che risale il costone di montagna che si trova sotto il Quartiere Spagnolo. santorsolaDa qui si può proseguire verso piazza San Giovanni e quindi tornare al punto di partenza della Torretta Pepoli, oppure addentrarsi nell’antico bosco di Erice, costeggiando le chiese medievali di Sant’Antonio e Sant’Orsola e le millenarie mura elimo puniche per terminare la passeggiata, in questa autentica oasi di pace davanti la Matrice, il duomo di Erice. Praticamente a porta Trapani, l’ingresso del borgo medievale della vetta. Ma scendendo dalla Torretta Popoli è possibile raggiungere il lato dei Difali, passando da sotto la rocca del Castello di Venere e ricollegandosi al sentiero Cai 601 che conduce dritto dritto al Santuario di Sant’Anna ed all’area demaniale di Martogna per arrivare quindi al centro urbano di Casa Santa, dove si trova la stazione di imbarco della funivia.  Insomma, c’è solo l’imbarazzo della scelta. Dalla Torretta Pepoli si aprono una serie di itinerari che offrono agli escursionisti la possibilità di fare delle passeggiate nella natura caratterizzate da panorami mozzafiato sull’hinterland sottostante, tra paesaggi dominati da un lato dal mare di Bonagia, dall’altro da quello di Trapani e delle isole Egadi, passando per l’Agroericino e le montagne che circondano questa piana dominata da una luce unica. La più vitata d’Europa, un territorio davvero tutto da scoprire.

 

 

 

(testo e foto di Mario Torrente)

Sono circa ottanta gli appuntamenti in programma, tra cinema, jazz, spettacoli per ragazzi, street art, concerti pop, incontri, conferenze, musica classica nel cartellone, che interesserà, da luglio a settembre, lo storico borgo medievale ma anche il lungomare ericino, organizzato dal Comune di Erice e dalla Fondazione Erice Arte. Gli appuntamenti dell’estate verranno in questa occasione proposti attraverso una serie di “contenitori progettuali”, ognuno con una sua omogeneità interna, cronologicamente accostati e tra loro intrecciati, che andranno a dipanarsi tra luglio e settembre.

Quest’anno con la Fondazione Erice Arte e il Settore Cultura ed Eventi del Comune –  dichiara la Sindaca Daniela Toscanoabbiamo voluto lavorare ad un cartellone estivo che potesse coniugare al meglio la domanda d’intrattenimento estivo e la qualità dell’offerta. Non a caso abbiamo scelto di progettare un programma suddiviso in sezioni coerenti, per consentire al pubblico (abitanti e visitatori) di orientarsi facilmente, individuando specificità, valori ed ambiti di interesse.

Non sarà difficile, sfogliandone i contenuti, attraverso le varie espressioni artistiche rappresentate, riconoscere, tra gli altri, alcuni elementi d’attenzione per me irrinunciabili: per la questione di genere, per i più giovani, per il sud del Mediterraneo. Aspetti che considero fondanti – e che acquistano maggior significato ed importanza qui ed oggi – proprio a partire dalle più antiche tradizioni di questa Città che ha da sempre legato il suo nome a quello di Venere, simbolo femminile per eccellenza e dea dell’amore e dell’accoglienza. Anche per questo sono certa che le proposte di Ericestate 2018, dal centro storico sul Monte fino alla spiaggia ed al litorale, sapranno nel complesso interessare e coinvolgere un pubblico variegato, numeroso e attento; essere segno tangibile del nostro impegno per contribuire attivamente alla crescita dell’offerta culturale della Città e di tutto il suo territorio”.

Cinemadamare Erice 2018

Dal 29 luglio al 5 agosto, torna il più grande raduno internazionale di giovani filmmaker provenienti da tutto il mondo. Special Guest la regista Margarethe von Trotta. Ogni sera cinema all’aperto gratuito, in piazzetta San Giuliano, cortometraggi in concorso, uno spazio dedicato agli ospiti e la proiezione di un grande film.

Urban Street Art Erice

Dall’8 al 10 agosto 10 artisti realizzeranno le loro opere su pannelli collocati in diversi punti del borgo medievale, con l’obiettivo di sperimentare inconsuete ed originali relazioni tra l’arte ed il contesto, a partire dal tema Il mito di Venere. La direzione artistica dell’evento è di Arianna Maggio.

EriceinJazz
Tre appuntamenti con il grande jazz, con la partecipazione di musicisti di primissimo piano per un vero e proprio jazz club tra piazzetta San Giuliano ed il palco al Castello di Venere. Protagonisti delle mini rassegna il quartetto di Giuseppe Milici (8 agosto), il quintetto con Nicola Giammarinaro e Roberto Gervasi (13 agosto), Lino Patruno e i Blue Four (24 agosto) con il violinista Mauro Carpi e il vocalist inglese Clive Riche.

Agosto al cinema

Tra il 7 ed il 31 agosto dieci imperdibili serate di cinema all’aperto nella suggestiva cornice di piazzetta San Giuliano. In programma alcuni dei film più interessanti e che hanno avuto maggior successo nella precedente stagione cinematografica.

Ericestate bambini e ragazzi

Animazione, spettacoli e film per un’estate all’insegna del divertimento e della creatività con un programma di attività dedicate a bambini e ragazzi con i laboratori teatrali e gli artisti di strada del gruppo Teatro Atlante ed i laboratori artistici dedicati al “riciclo creativo” con l’Ass. L’Urlo di Rosaria.

Il Palcoscenico di Venere

Eventi speciali, sul grande palco sotto il Castello di Venere, tra musica e danza, con lo sguardo rivolto verso il Mediterraneo. Domenica 12 agosto, Federica Messa, in arte Mèsa, giovane cantautrice di origini siciliane, presenta con la sua band l’album Touché (uscito a marzo 2018). Sabato 18 agosto, Unavantaluna e il solista tunisino Ziad Trabelsi con il concerto La Petite Sicile. Lunedì 20 agosto, lo spettacolo di danza La carovana d’Algeri, con la regia e le coreografie di Sabah Benziadi e con il suo Corpo di ballo El Kahina.

Ericemareventi

Il tratto ericino del Lungomare Dante Alighieri aspira a diventare luogo di ritrovo, intrattenimento e passeggiate. A sostegno di questo progetto sei appuntamenti, realizzati anche con la collaborazione degli stabilimenti balneari del litorale. Grande attesa per la serata del 10 agosto in cui la spiaggia di Erice accoglierà ufficialmente Carmen per il concerto con il quale per la prima volta nel suo tour si esibirà nel suo territorio. Di grandissimo richiamo anche il concerto di Willie Peyote, rapper torinese che, dopo aver girato l’Italia, farà tappa sul lungomare di Erice il 21 agosto accompagnato da Frank Sativa e la Sabauda Orchestra. Nelle altre serate: Sicilia Cabaret (30 luglio), Clan Zero (6 agosto), Figli di un Re Minore (27 agosto), Falsi d’Autore (1 settembre).

La musica antica

Il cartellone si concluderà con due concerti dedicati alla musica antica, in collaborazione con l’associazione Amici della Musica di Trapani, l’associazione Arte In Creazioni e l’associazione Musicamente. Il 5 settembre, nella chiesa di San Martino, Che si può fare – Trame di follia nella musica barocca. Il 6 settembre, al Teatro Gebel Hamed La Leggenda di Orlando – Tra cunto e musica barocca.

Incontri, conferenze, convegni, mostre, letture ed altri appuntamenti musicali completano il programma delle attività estive, anche grazie alle iniziative promosse dalla Cooperativa Astarte presso i siti culturali comunali, i Giovedì in biblioteca organizzati dal Gruppo Archeologico Erykinon e la programmazione di Cortili in Poesia a cura dell’Associazione Salvare Erice.

“Nel vasto e variegato programma – dichiara Salvatore Denaro, dirigente del settore Cultura e Centro Storico del Comune – abbiamo ripreso la tradizione del cinema estivo. Quest’anno proporremo dieci film proiettati gratuitamente in piazzetta San Giuliano alle 21,30. Fra i principali titoli The post, Ammore e Malavita, La la land, The Circle. Verranno proiettati anche tre film per ragazzi, sempre con ingresso gratuito, alle 17,00 al teatro Gebel Hamed. Novità assoluta è invece l’evento “Urban Street Art Erice” che si terrà dall’08 al 10 agosto dove dieci artisti si cimenteranno nella realizzazione di opere in pannelli che saranno collocati lungo le vie più significative del centro storico di Erice e rimarranno in esposizione per tutto il periodo estivo. Il tema prescelto è “Il Mito di Venere”. È certamente una scommessa che esula della tradizionale ideazione che vuole la street art concepita e realizzata in aree degradate o nelle periferie delle città e direttamente su prospetti di case, ponti, etc. Ad Erice la street art verrà realizzata all’interno di una città medievale e su pannelli in legno rimovibili, in un connubio nel quale l’arte contemporanea si sposa con un contesto urbanistico antico”.

“In sinergia progettuale con il Comune – dichiara infine Piervittorio Demitry, direttore artistico della Fondazione Erice Arte – la Fondazione ha investito sulla programmazione estiva curandone con attenzione sia il disegno generale che buona parte dei contenuti artistico-culturali. Lo ha fatto mettendo a frutto il proprio bagaglio, incoraggiando la collaborazione offerta da alcune tra le migliori esperienze attive nel territorio ed anche lasciandosi felicemente ‘contaminare’ dalle suggestioni di giovani vivaci energie. Dalla significativa apertura, dedicata alla formazione ed alla produzione cinematografica, con tanti ragazzi e ragazze provenienti da tutto il mondo, ai musicisti emergenti della scena pop e indie italiana, importanti interpreti della musica jazz, la musica antica e barocca, le sonorità etniche mediterranee e nordafricane. La ricerca mira sì a comporre un mosaico armonioso ma intende anche includere una ‘semina’ per il futuro, immaginando Erice come grande laboratorio artistico, al centro delle culture del Mediterraneo”.  

 

Escursione notturna del Cai nell’antico bosco di Erice. Un gruppo di soci e simpatizzanti della sottosezione di Erice del Club Alpino Italiano, armati di bastoncini, zaini e torce, ha percorso i sentieri che costeggiano le millenarie mura elimo-puniche, un contesto decisamente magico reso ancora più surreale dalle nebbia e dall’oscurità della sera. Un trekking davvero molto suggestivo, praticamente ad un tiro di schioppo dal centro abitato del borgo medievale, caratterizzato dai silenzi e dal senso di avvolgimento che sa regalare questo polmone verde sulla cima del monte, a poco più di settecento metri di altezza. La passeggiata è partita al crepuscolo dal Quartiere Spagnolo, per passare in alcuni punti ricchi di storia, come la zona dell’ex cimitero ebraico, proprio sotto le antiche chiese medievali di Sant’Antonio e Sanr’Orsola, sul versante che si affaccia su Bonagia ed il suo golfo. Ed ancora dal “piede del diavolo”, nei pressi di porta Spada, dove aleggia una delle più famose leggende ericine. Gli escursionisti, armati di torce e tanta voglia di scoprire i segreti dell’antico bosco, si sono addentrati per i viali alberati con una visibilità ridotta al minimo per la nebbia, per poi costeggiare la cinta muraria del borgo, tra blocchi megalitici, portielle, le lettere puniche, i torrioni ed i millenni di storia e miti gelosamente custoditi nell’incantevole centro storico ericino.

Un trekking davvero unico tra le bellezze paesaggistiche della montagna di Erice e le prelibatezze della gastronomia siciliana preparate ad arte dagli studenti dell’istituto alberghiero “Ignazio e Vincenzo Florio”, che hanno rifocillato il gruppo di escursionisti nei punti di sosta con bevande fresche e quanto da loro cucinato in occasione dell’evento “Cammin mangiando –  Street food lungo i sentieri di Erice”. L’iniziativa è stata organizzata dall’istituto alberghiero e dal Comune di Erice, con il patrocinio dei Cai e dell’associazione di protezione civile “Il Soccorso” che ha garantito l’assistenza sanitaria con i propri volontari e mezzi. Partner dell’iniziativa anche il Lions Club che ha promosso la manifestazione tra i suoi soci.

I partecipanti all’escursione hanno percorso oltre cinque chilometri lungo i sentieri di Erice, partendo dal Quartiere Spagnolo per scendere dal sentiero Cai di Porta Castellammare e raggiungere, attraverso l’antica mulattiera, la chiesa rupestre di Sant’Ippolito dove hanno trovato il primo punto di degustazione. Da qui, ad una quota di circa 500 metri, dopo una breve sosta all’insegna delle pizzette preparate dagli studenti, il cammino e ripreso risalendo il versante dei Runzi, proprio sotto i giardini del Balio ed il Castello di Venere, nel lato Nord Est della montagna, con lo sfondo del golfo di Bonagia e di monte Cofano. Da qui i panorami, da ogni angolo autenticamente mozzafiato, sono andati via via cambiando, passando dalle terra dell’Agroericino alla città di Trapani con lo sfondo del suo mare e delle isole Egadi. Si è quindi arrivati al secondo punto di sosta, sul versate dei Difali, per un assaggio di panini con le panelle. Dopo il tratto finale, l’escursione si è conclusa all’ingresso del centro abitato di Erice, poco sotto porta Trapani, dove il gruppo è stato accolto dagli studenti dell’istituto alberghiero che hanno preparato gli anelletti a forno. Piatto particolarmente apprezzato dopo una camminata durata per oltre due ore. Sempre all’insegna della natura, dei paesaggi ericini e del buon cibo che ha ricaricato le energie per affrontare i vari tratti del percorso, tra discese e salite. Sempre con lo sfondo dei panorami da incanto che si possono godere dalla montagna di Erice.

 

Dal 31 maggio al 3 giugno ad Erice torna la Festa Federicina. La rievocazione storica dell’arrivo di Federico III D’Aragona si terrà nella suggestiva location del borgo medievale con un ricco programma di eventi. La manifestazione, quest’anno alla sua quinta edizione, è organizzata dall’associazione “Trapani: tradumari&venti” con il patrocinio del Comune di Erice e dalla Fondazione Erice Arte. Alle Torri del Balio sarà allestito il Villaggio medievale con i mercanti, i giochi fanciulleschi, gli artigiani, e le varie degustazioni. Previsto anche un percorso che da Porta Trapani arriverà fino ai giardini del Balio con musici, sbandieratori ed altre attrazioni ed il coinvolgimento degli operatori commerciali ericini. Per l’occasione le strade del centro storico ericino saranno addobbate con bandiere dai colori del regno di Trinacria. Durante la quattro giorni ci sarà anche il secondo palio “Monte San Giuliano” con i cavalli e il “Grande spettacolo equestre e del fuoco” in programma alle 21,15 di sabato 2 giugno in piazza San Giovanni. Gran finale domenica 3 giugno con il quinto raduno dei Cortei storici di Sicilia e il grande Corteo Regale nel pomeriggio dove parteciparanno 200 figuranti provenienti dall’intera Sicilia (Buccheri, Piazza Armerina, Vicari, Valledolmo, Roccapalumba, Salemi, Castelvetrano, Cefala Diana e Mineo).

Il programma della manifestazione

 

Sabato 26 maggio, dalle ore 10 alle ore 14, si terrà la manifestazione “Cammin mangiando –  Street food lungo i sentieri di Erice”. L’iniziativa è organizzata dall’istituto alberghiero “I. e V. Florio” e dal Comune di Erice, con il patrocinio dei Cai, che ha consigliato il percorso di trekking, e dell’associazione di Protezione Civile “Il Soccorso” che garantirà la postazione sanitaria e l’eventuale soccorso. Partner dell’iniziativa è anche il Lions Club che ha sposato l’evento promuovendolo tra i soci. Due anni fa il Lions ha realizzato i pannelli “I sentieri delle orchidee”, un percorso di trekking  inaugurato nel mese di agosto 2016 lungo il percorso Cai M-601 che collega Trapani con Erice, donati proprio al Comune di Erice.

L’iniziativa nasce con l’idea di promuovere e valorizzare la bellezza del  territorio ricco di panorami mozzafiato che si aprono all’intera vallata, attraverso un percorso  sportivo non solo per addetti ai lavori considerato che si tratta di sentieri tracciati dal Cai e particolarmente agevoli. Sarà una giornata dedicata alle natura, allo sport e al buon cibo, con la proposta di un menù tipicamente siciliano facilmente godibile lungo il cammino.

Il gruppo dei partecipanti si riunirà  al Quartiere Spagnolo alle ore 10 per iniziare la discesa lungo il sentiero di porta Castellammare e raggiungere la chiesa rupestre di San Ippolito, dove sarà allestito un primo punto di degustazione dedicato a‘lu coppu di fritture’. Da Sant’Ippolito l’escursione lungo il versante Nord Est della montagna di Erice proseguirà lungo il sentiero dei Runzi, proprio sotto i giardini del Balio ed al Castello di Venere, un tratto caratterizzato da panorami mozzafiato sul golfo di Bonagia e su monte Cofano. La seconda sosta sarà sul versate dei Difali, per un assaggio di ‘pani e  panelli’. La passeggiata si concluderà a porta Trapani, dove il gruppo sarà accolto dagli studenti dell’Istituto Alberghiero che rifocilleranno l’intera squadra con gli anelletti a forno.

“Sport e cibo, patrimonio paesaggistico e culturale – dice la preside, Pina Mandina – trovano un loro naturale sodalizio nel meraviglioso scenario di Erice. Volevamo proporre insieme tutto questo: sani stili di vita, divertimento, sport, buon cibo e panorami mozzafiato. I ticket per le degustazioni si possono ritirare presso l’Info point di porta Trapani e presso Palazzo Sales, sede del Comune, ad Erice Centro storico, in orari di ufficio”.

Una passeggiata tra natura e storia lungo il sentiero delle millenarie mura puniche di Erice. L’iniziativa è stata promossa dal gruppo archeologico Erykinon in occasione dell’inaugurazione della nuova sede nei locali nella struttura pubblica di via Apollonis messi a disposizione dall’amministrazione comunale. Presente per l’occasione anche il sindaco Daniela Toscano, che ha parlato, tra le altre cose, del progetto che punta a valorizzare il percorso che attraversa l’antico bosco di Erice, partendo dalla Matrice per arrivare a Quartiere Spagnolo, passando per porta Carmine e porta Spada. Un itinerario davvero unico, che si snoda praticamente dal centro abitato per i vari versanti della montagna, con panorami mozzafiato sull’Agroericino, il golfo di Bonagiae monte Cofano Ed in occasione dell’inaugurazione della sede dell’associazione, il gruppo archeologico Erykinon ha organizzato un’escursione lungo il sentiero delle mura, passando per gli antichi torrioni, le portelle e le lettere puniche con Nicola Savalli che ha mostrato i tanti angoli tutti da scoprire della cinta muraria, parlando anche dei recenti scavi eseguiti dal professore Salvatore De Vincenzo, della Università degli Studi della Tuscia. Spazio anche alle leggende ericine, con Nello Savalli e Giovanni Barbera che hanno letto ai bambini presentii racconti del “Piede del diavolo” e “la Vendetta di Beretta rossa”. Nel corso della passeggiata il gruppo ha fatto tappa anche nella zona del cosiddetto “cimitero ebraico”, visitando pure le chiese di Sant’Orsola e Sant’Antonio, tra le più antiche di Erice.

Davvero molto suggestiva e da vedere è la processione del Venerdì Santo ad Erice, appuntamento religioso che ogni hanno richiama molti visitatori nel borgo medievale, dove è possibile anche concedersi delle passeggiate uniche nei sentieri che si snodano nei vari versanti del monte, a partire da quelli che costeggiano le millenarie mura elimo puniche e l’antico bosco della vetta. Una vera oasi di pace per gli amanti della natura e del trekking, che offre diversi spunti per dei tour tutti da scoprire. Il periodo della Pasqua. complice anche l’arrivo del bel tempo, permette di vivere dei momenti tra fede e tradizione che prendono forma con la Processione dei Misteri, sicuramente un appuntamento da non perdere. Il corteo religioso esce nel pomeriggio del Venerdì Santo dalla chiesa di San Giuliano, nei pressi dei giardini del Balio, in un contesto davvero unico, complice i silenzi e l’atmosfera magica del centro storico ericino, con il sottofondo dalle preghiere dei fedeli, recitate in italiano, inglese, spagnolo tedesco. I gruppi della  processione dei Misteri di Erice sono in tutto sette e rappresentano i momenti della passione di Cristo, ovvero Gesù nell’orto dei Getsemani, La Flagellazione, La Coronazione di spine, l’Ascesa al calvario, il Crocifisso e l’Urna: chiude la processione l’Addolorata, un’immagine della Vergine davvero stupenda avvolta nel manto nero. Il corteo religioso, accompagnato da una sola banda, è aperto dai figuranti con addosso una tunica bianca ricamata di rosso, i colori usati dai frati della congregazione del Purgatorio. E sono gli stessi ericini che ogni anno si occupano dell’organizzazione della processione, permettendo cosi l’uscita dei sette gruppi della processione dei Misteri.