di Leo Todaro

E’ una giornata fredda e ventosa quella che ha condotto il CAI Erice, domenica 9 dicembre 2021, lungo i sentieri più suggestivi e misteriosi dell’interland di Palermo: il Castellaccio.

Le sue origini affondano nel passato, fino al 1100 circa, con una posizione strategica per garantire l’ampio controllo del territorio che va da Mondello fino a monte Grifone e punta Zafferano.

a cura di Rocco Chinnici

ph. Angela Savalli e Baldo Giurlanda

“Il 15 luglio 1624, in una grotta di Monte Pellegrino, furono trovate le ossa di Rosalia Sinibaldi, una devota eremita ivi morta intorno al 1170. In quel tempo infuriava a Palermo una epidemia di peste. La cittadinanza stremata dal morbo decise di portate in processione per le strade della città le spoglie mortali di Rosalia e in poco tempo la peste cessò. In seguito a questo fatto straordinario nei pressi della grotta venne eretto un santuario e nel 1644 Rosalia fu dichiarata ufficialmente Santa e Patrona di Palermo. Mancava però una strada adeguata che consentisse ai fedeli di raggiungere il Santuario. Il Senato palermitano decise allora di far costruire una comoda via di accesso, detta Scala Nuova, poi completata intorno al 1720″.

a cura di Monica Cassetti e Vittoria Minunno

Dopo avere lasciato le auto a Ficuzza, il gruppo si è poi spostato al bivio di Santa Cristina Gela, punto di partenza dell’escursione. Nonostante il cielo nuvoloso e una lieve pioggerellina, la camminata verso il Monte Leardo risulta molto piacevole soprattutto nel tratto boschivo, con una interessante sosta alla neviera con capanno poco prima della Portella di Monte Leardo.

di Rocco Chinnici

Pioverà o non pioverà?

Questo è il problema che ci assilla nei giorni precedenti il fine settimana. Consultazioni ossessive dei bollettini meteo che mutano e si smentiscono a vicenda. Continui scambi di opinioni tra i direttori. Venerdì mattina finalmente la decisione è presa: si inverte l’ordine delle escursioni, sabato i Monti di San Vito, domenica la zona Custonaci – Cofano.

Il CAI di Erice e Agro Ericino, in collaborazione con ART Associazione Registro Tumori, ha compiuto, nella giornata di ieri, 16 ottobre, un’altra bella esperienza sulla montagna di Erice, tramite un percorso di Montagnaterapia.
L’uscita in ambiente, organizzata insieme all’ U.O. di Oncologia dell’Ospedale S.A. Abate di Trapani e organizzata dal CAI in convenzione con l’ASP di Trapani, ha esplorato una piccola parte del Sentiero Italia CAI, che ha offerto al gruppo di escursionisti panorami e scorci mozzafiato di struggente bellezza, in un contesto salutare montano che stimola la percezione sensoriale e le emozioni positive dei pazienti, al fine di mitigare il disagio psico-fisico indotto dalle terapie tumorali.

Gli amici del CAI Erice nel weekend hanno condotto un’escursione memorabile a Marettimo, insieme ad  alcuni soci della Lega Navale di Trapani. Marettimo, nell’arcipelago delle isole Egadi, è conosciuta e famosa per la bellezza del suo mare cristallino, per le meravigliose grotte ed i fondali marini che ogni anno fanno da richiamo a tantissimi turisti. Ma l’isola offre anche spunti eccezionali e suggestivi per gli amanti del trekking, grazie alla rete di sentieri che si snoda nei diversi versanti della montagna, la cui vetta – Pizzo Falcone –  raggiunge i 680 mt e si erge  come un faro al centro del Mediterraneo, permettendo di scoprire scorci suggestivi ed emozionanti dai vari versanti.