È stato un cammino nella bellezza dei paesaggi in una giornata dai colori e temperature quasi primaverili, anche se a gennaio inoltrato. La sezione del Cai di Erice ha aperto il programma delle escursioni del 2023 con una passeggiata tra natura e storia percorrendo gli antichi sentieri di Monte San Giuliano. Aprendo il nuovo anno con la prima uscita proprio ad Erice e partendo da uno dei punti più suggestivi della montagna: il Santuario di Sant’Anna, nel promontorio di pizzo Argenteria.

di Vittoria Minunno

L’itinerario è stato pensato come un momento di convivialità natalizia; domenica 18 dicembre abbiamo attraversato tratti suggestivi del Bosco antico di Erice, dal quartiere spagnolo alle mura elimo puniche nei pressi di porta Carmine, dove attraversando una postierla è iniziata la visita al borgo in un susseguirsi di vicoli, venule, cortili e scorci meravigliosi avvolti da una soffice nebbia e la luce dei lampioni.

di Mario Torrente
Ph. Baldo Giurlanda
Questa mattina nell’auditorium dell’istituto Pagoto si è tenuto il workshop di presentazione del progetto “Una montagna di risparmio di acqua ed energia” promosso dalla sezione di Erice del Cai e sostenuto dal CAI Centrale. All’iniziativa hanno partecipato circa 250 allievi assieme ai loro insegnanti ed ai rispettivi dirigenti scolastici. Presenti all’incontro anche il sindaco di Erice Daniela Toscano, l’assessore Rossella Cosentino, il deputato regionale Dario Safina, il presidente del Consorzio universitario della provincia di Trapani Francesco Torre ed il direttore della Scuola di Alpinismo di Palermo Fabrizio Antonioli, autore del Docufilm “2100”, dedicato ai cambiamenti climatici in Sicilia e sulle loro conseguenze, che è stato proiettato nel corso della mattinata. Durante il workshop hanno portato i loro saluti il presidente del Cai Sicilia Francesco Lo Cascio ed il presidente generale del Cai Antonio Montani.
Il massiccio della Rocca Busambra, coi suoi 1614 metri sovrasta il bosco di Ficuzza. La più alta cima dei monti Sicani forma una muraglia allineata in direzione est – ovest ed estesa una decina di chilometri. Scoscesa con pareti verticali di calcare nella parte nord forma uno sbarramento naturale per le correnti fresche e umide provenienti da settentrione, favorendo quindi le precipitazioni sul rigoglioso e antico bosco sottostante. La parte sud della Rocca scende invece più o meno gradualmente verso valle e si presenta per lo più arida.